osteria per eccellenza a Fano si chiama Hostaria 500. E qui dovremmo già far partire un brindisi, perchè scriverla con l'acca significa ispirarsi agli anni di Papa Sisto V, nel 1500 appunto, che impose nei territori controllati dal potere temporale, delle precise misure per i boccali e recipienti che venivano usati per le mescite, affinchè gli avventori dei locali fossero garantiti contro le furberie degli osti. Oggi, fortunatamente, l'oste è tutt'altro che quello di un tempo. Un rifugio in tutti i sensi, come l' Hostaria' 500, che nasce 502 anni dopo, ma con le sedie, i colori e gli odori delle osterie di vecchio stampo, aprendo le porte agli amanti del buon bere e della buona vita. Ad accoglierci all'interno di questo piccolo ma straordinariamente accogliente locale-locanda ci sono circa 300 etichette tra vini, rum, grappe, cognac e sigari, che si rinnovano continuamente grazie alla passione e alla predisposizione naturale di Andrea Romagnoli (l'oste, manco a dirlo) che, per il gusto divino di scoprire nuove emozioni, non smette mai di ricercare il meglio per i suoi ospiti. Qualcuno si chiederà, ma c'è solo da bere? A dir la verità sarebbe un peccato se non ci fosse qualche buon formaggio e dell'ottimo prosciutto ad accompagnare il divin bacco, ma qui – a dire il vero- si Mangia con la M maiuscola “Un buon bicchiere di vino viene esaltato da un buon piatto e viceversa” dice Andrea "per questo il locale aggiunge la cucina alla sua osteria". Piccoli semplici concetti, sapientemente curati messi a disposizione dall'ora dell'aperitivo fino a tardi.